In Cooperativa i Problemi della Città
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In Cooperativa i Problemi della Città

Come lo stesso Toscano ha esordito, “il Pd vuole partire dalle esigenze dei cittadini, ricordandoci sempre che Varese non è solo sinonimo di salotto buono, ma significa anche quartieri periferici. Dobbiamo dare questo ritmo alla vicina campagna elettorale”. Una concretezza che ci si attende, nei prossimi mesi, da tutte le forze politiche in campo a Varese.
Tra i protagonisti dell’incontro, i consiglieri comunali del Pd, Luisa Oprandi, Luca Conte, Giovanni Miedico, il capogruppo Fabrizio Mirabelli. Ma anche il segretario del circolo Varese 2 Michele Di Toro e il segretario cittadino Luca Paris, che ha sottolineato “l’intenzione di intensificare incontri come questo, a stretto contatto con i problemi dei quartieri, a confronto con chi li abita e li frequenta”. Articolato l’intervento di Daniele Marantelli, deputato Pd, che ha sottolineato come “Varese abbia rinunciato al suo ruolo di Comune capoluogo sul fronte della programmazione”.
Quali i temi emersi con grande forza, a fotografare Belforte, storico quartiere della città, come un luogo che deve fare i conti con ritardi e assenze dell’amministrazione comunale?
Molti e diversi. Emilio, fratello di un autorevole giornalista esperto di cultura e spettacoli, fa un quadro preciso dei problemi aperti di Belforte: viabilità inadeguata, l’amianto presente all’ex Macello civico, alcuni tratti deboli degli argini del Vellone, mancanza di posti auto alle Poste (ufficio importante, perchè si ritirano raccomandate e altra posta non lasciata a domicilio). Anche Di Toro sottolinea “lo stato d’abbandono” dell’ex Macello. Mario introduce un tema decisivo: la difficile fruibilità del quartiere per le carrozzine, per gli anziani, per i disabili. E poi il traffico, un problema di Belforte e di tutta la città (“Varese ha tre vie, Belforte, Aguggiari, Borri, e non si è mai riusciti a realizzare un piano urbanistico migliore”).
Anche il capogruppo Mirabelli rimarca i problemi di Belforte: a partire dalle promesse sull’ex Macello. “Un’area che, dal ’97, avrebbe dovuto essere dedicata a polmone verde e a servizi per i cittadini. Vent’anni dopo, con il Pgt, non si è fatto nulla”, incalza Mirabelli. Non solo: “Il deposito dei bus doveva essere provvisorio all’ex Macello, mentre è ancora là e c’è chi pensa a triplicare la superficie riservata ai pullman”. Ancora: la pista ciclopedonale che, pur realizzata, non offre garanzie di sicurezza, “una pista pericolosa per cittadini e ciclisti”.