L'origine sociale
Diario del tempo
Angelo Chiesa, presidente dell'

Conquistata la liberazione con la lotta di Resistenza e l'insurrezione del 25 aprile 1945 si è presentata subito la necessità di costruire il tessuto sociale in grado di garantire la partecipazione dei cittadini alla vita collettiva, partecipazione negata dal fascismo, prima con la repressione violenta e poi con le leggi autoritarie.
La ricostruzione della rete delle società cooperative è stato uno degli obiettivi delle forze democratiche ed anche i partigiani, quando le loro formazioni furono smobilitate e tornarono a casa, cercarono una nuova occupazione con la costituzione di società cooperative, soprattutto nel settore dei trasporti, esperienza questa che non ebbe durata stante la grave carenza di capitali.
Anche nel rione di Biumo-Belforte le forze democratiche ripresero la costruzione di un loro centro di aggregazione sociale e politica dotando il quartiere delle prime strutture, le stesse che, ammodernate e migliorate, ancora oggi sono a disposizione di tutti i cittadini.
Più di altre società cooperative quella di Biumo-Belforte ha avuto una sua particolare e positiva caratterizzazione: diventare sempre più non solo una struttura economica a servizio dei cittacini ma, soprattutto in questi ultimi decenni, una sede di incontri, di dibattiti, di conferenze, sui tanti temi che sono all 'attenzione dei partiti, dei sindacati e, in particolar modo, dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia. Fin dall'origine nelle strutture della cooperativa ha trovato sede la Sezione locale dell'ANPI e, da 20 anni ad oggi, anche la sede del Comitato provinciale, il tutto in un rapporto di positivo e vicendevo e aiuto solidaristico.
Quando si è trattato di sostenere la Cooperativa, anche con un prestito sociale per sopperire a difficoltà di liquidità economica, i soci dell'ANPI non si sono tirati indietro ed hanno contribuito al suo risanamento economico.
Altrettanto ha sempre fatto la Cooperativa nel sostenere e iniziative dell'ANPI, sia quando, recentemente, il governo di destra ha tagÍiato i modesti contributi alle Associazioni partigiane, sia quando si sono sviluppate iniziative di solidarietà, dopo le tremende guerre nei Balcani, con i partigiani di Zagabria e di Belgrado. Quanto abbiamo ricordato non illustra ancora pienamente il contributo, non economico ma sociale, che la Cooperativa ha dato in questi 60 anni alla vita della comunità.

Le sue strutture sono diventate un sicuro approdo per centinaia di manifestazioni, di incontri, di convegni, che hanno arriccho la vita sociale. Lunga sarebbe l'elencazione di queste iniziative promosse dall'ANPI in questi 60 anni, sempre con l'adesione della Cooperativa. Sono stati organizzati una serie di corsi per insegnanti sui temi della lotta di Resistenza e dell 'antifascismo, diverse manifestazioni con la presenza di compagni dell'ANPI nazionale tra i quali Secchia, Montanari, Casali, Boldrini, Medoglio d'oro della Resistenza e altri; assemblee per la presentazione di libri scritti da partigiani, mentre concerti e spettacoli teatrali si svolgono ogni anno nelle ricorrenze del 25 Aprile
e del giorno della memoria il 27 Gennaio.
Si sono quindi ricostituiti i partiti democratici, le organizzazioni sindacali ed anche il movimento cooperativo ha ripreso a svolgere la sua funzione economica e sociale. Nel grande salone della Cooperativa si sono tenuti gli ultimi tre Congressi provincia i dell'ANPI e, sempre a Belforte, si terrà anche il prossimo Congresso, il 1 8 dicembre 2005.


Ultimamente, nel maggio scorso, per mantenere vivo il ricordo del lavoro svolto in questi sessanta anni e per avviare la rivisitazione di alcune esperienze compiute, è stato organizzato, presso la sede della Cooperativa, un convegno nazionale sulla attività educativa svolta dai convitti Rinascita e in particolare dal "Villaggio scuola della Rasa di Varese" che negli anni 50 e 60, in condizioni estremamente difficili, sono stati esempi di una nuova didattica formativa delle giovani generazioni. Vi hannno preso parte decine di ex "cittadini" del Villaggio provenienti da tutta Italia, insegnanti ed educatori coi Convitti e del Villaggio, professori universitari e molti compagni partigiani.
La Cooperativa ha dato la disponibilità delle sue strutture per l'organizzazione di questo convegno (che si è svolto anche nel ricordo del compagno Sergio Rossi, allora direttore del "Villaggio") volendo così significare la continuità con il passato quando, negli anni '60, per arricchire i locali rinnovati del circolo, non ha pensato a spettacolari arredi ma ha chiesto e ottenuto un grande dipinto, appunto del compagno Sergio Rossi, sul tema del lavoro e della pace. Questa grande opera d'arte è ancora esposta nel 'atrio superiore della sede sociale.
Lavoro, arte, scuola, cultura, ricreazione e socialità nella difesa dei valori dell'antifascismo, questi i cardini della attività svolta in sessanta anni di vita dalla Cooperativa di Biumo Inferiore e Belforte.
