Siamo un punto di ....
Diario del tempo
Siamo un punto di riferimento della città
di Fabrizio Mirabelli
Sessant'anni fa a fine del fascismo e l'arrivo dell'alba di pace e libertà che, I'Italia attendeva, salutò anche la rinascita della storica Cooperativa di Biumo inferiore e Belforte. Fin dai primi momenti, lo scopo restava quello delle origini: confermare i principi di solidarietà, di libertà e, nello stesso tempo, la calmieramento dei prezzi per favorire le condizioni di vita dei lavoratori.
Dopo tanti anni segnati da cambiamenti profondi, ma sempre puntando alla riconferma rigorosa del proprio ruolo, la nostra Cooperativa conferma autorevolmente la sua presenza sociale e culturale, "vivendo" non soltanto l'importante rione di Belforte, ma l'intera città di Varese, con la vivacità delle sue iniziative, la concretezza delle sue proposte, l'apertura al confronto e al dibattito.
Il tratto distintivo di questo lungo `viaggio" è stato infatti il rafforzamento del legame con la comunità.
E la storia che viene ricordata è la prova del forte coinvolgimento, insieme ai soci, di cittadini e famiglie che vedono nella nostra Cooperativa una struttura che mette al centro della propria attività la persona e non il profitto.
Il bilancio, non soltanto quello strettamente economico anch'esso migliorato e consolidato, è ampio e positivo: una lunga serie di incontri e dibattiti culturali e politici, concerti, visite guidate per migliorare la conoscenza dell'arte e della storia, iniziative solidaristiche verso i Paesi più deboli, la difesa costante e la tutela vigile della memoria antifascista e della Resistenza, sono - in rapida sintesi - le attività che hanno caratterizzato questi anni. E che continueranno nel futuro. Naturalmente senza trascurare le buone e puntuali occasioni di svago e divertimento.
La pubblicazione proposta per il Sessantesimo presenta, dunque, la cronaca civile di un impegno "dentro" una vicenca umana più vasta e complessa che ci fa sentire - con modestia ma anche con profonda convinzione - forza attiva nella partecipazione alla solidarietà, alla pace e alla giustizia sociale.
Gli antichi e mai dimenticati simboli della cooperazione, dei quali fa parte - come ho già avuto modo di ricordare - un patrimonio prezioso di cui andare orgogliosi: quello del lavoro e dell'impegno volontario e continuativo dei soci e degli organismi che essi hanno eletto.
L'incarico di presidente mi ha offerto la possibilità di lavorare con persone - a cominciare dal Consiglio di amministrazione - appassionate e competenti nella discussione e nel confronto, con una volontà comune di individuare problemi e proporre soluzioni nell'interesse di un sodalizio diventato sempre ci più punto di riferimento di organizzazioni sindacali, partiti democraticl, associazioni culturali. Insomma, vale la pena di ricordarlo ancora, della città intera.
Desidero infine ringraziare con sincera riconoscenza il Consiglio di amministrazione, i soci, i collaboratori e tutti i cittadini che hanno condiviso e condividono con noi questo cammino